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Regole e preparativi

Miscellànea

La Signoria per parte sua, intervenne controllando che gli accordi fra i contendenti fossero stipulati in forma corretta e autenticati da un notaio, (30 marzo) come in uso nei contratti commerciali, e metteva a disposizione per la prova la piazza.

Molti e dettagliati gli articoli dell’accordo, ma in definitiva si stabiliva: se frate Domenico si fosse rifiutato alla prova, Savonarola sarebbe stato esiliato, lo stesso se entrambi i contendenti fossero bruciati nel fuoco.

Se frate Domenico fosse uscito incolume dalle fiamme, affermazioni e profezie di Savonarola sarebbero state valide.

Il francescano Giuliano Rondinelli nel frattempo sostitú Francesco di Puglia, che disse volere sfidare solo Savonarola e non frate Domenico che lo sostituiva.

Papa Borgia disapproṿ l’ordalia: era una pratica barbarica che non rientrava nelle competenze della giustizia ecclesiastica anche se da secoli tollerata, e tuttavia non la vieṭ.

La mattina del 7 aprile sulla piazza della Signoria, si costrú una pedana alta da terra due metri e lunga una trentina, preparata in modo che il fuoco divampasse rapido e ardente; le porte della città furono chiuse, e agli stranieri chiesto di partire.


Giovanni Maria Butteri 1550-1581, Ordalia di Pietro Igneo, 1550-1581
( Avvenuto alla Badia di Settimo-Scandicci)
Abbazia di S.Michele Arcangelo, Passignano ( Fi )






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